23 marzo 2020

5. Le regine dei 16 regni: Tabata la regina delle Autunno Soft Profondo


5. Le regine dei 16 regni: Tabata la regina delle Autunno Soft Profondo



Tabata è la regina delle Autunne Soft Profondo, dotata di una bellezza tanto potente da essere quasi una condanna… Sensualissima, talmente perfetta da incutere soggezione. Avvolta da un alone di mistero, che come la coperta di Linus la protegge da verità scomode e proibite da sapere.
Il suo fascino ha un non so che di provocante del tutto non voluto; complice la carnagione luminosa, una fisicità esuberante, un paio di occhi da cerbiatto ed un sorriso enigmatico. Una donna dal carattere forte, enigmatico che nasconde un animo generoso, dal cuore aperto a tutte le emozioni della vita. Conserva il candore e la freschezza della tenera età con la sua risata cristallina, la sua aria rassicurante le crea l’aurea di donna adulta, ma quel luccichio ammiccante degli occhi fa intravedere una passione intensa sotto quell’aria da donna rinascimentale o Botticelliana. Ha un bellissimo seno che espone con orgoglio in profonde scollature, la vita strettissima che mette sempre in risalto con vestiti avvitati, lunghi e svasati. I capelli leggermente ondulati li tiene raccolti in lunghe trecce ornate da fiori e foglie, ha fianchi generosi di cui è molto fiera, la bocca è carnosa e di una forma perfetta, gli occhi sono languidi ma allo stesso tempo magnetici. Ha un gusto sottile per la provocazione, che tiene a bada insieme a quella voglia nascosta di trasgredire.
Intelligentissima ed arguta, nonostante sembri stata creata da Venere in persona si guarda allo specchio e si piace timidamente. Sensuale e mistica allo stesso tempo, ultraterrena, trascendentale ma estremamente carnale. Se potessi riassumere il suo tipo di bellezza direi: “l’uomo si unisce alla dea e nasce la Tabata”. Il suo volto raccoglie in sé il ricordo, il romanticismo, il chiaro di luna.
È l’essenza femminile, le sue forme sono morbide ma il suo fisico è naturalmente slanciato, in lei non c’è traccia di rigidità, né nella fisicità né nei colori che porta senza nessun contrasto, nessuna macchia chiassosa o stacco netto, tutto in lei è soffuso come il mistero che porta con sé…

Dolce ed avvolgente, mai banale, il suo sorriso può essere dolce ed enigmatico allo stesso tempo come quello della Gioconda. Ama profumarsi il corpo con una scia potente, ricca, come una carovana di spezie e frutta secca che attraversa il deserto, e tu pover’uomo che la intercetti, disperso nel nulla, cerchi il filo d’Arianna o le briciole di Pollicino per ritornare a casa da lei che ti aspetta con tutto il suo calore...
I suoi gesti sono naturalmente lenti, sinuosi come quelli di un serpente, è soft nei colori ma solo apparentemente nella sostanza: insieme a Briseide, regina delle Autunno Profondo, sono le temibili guardiane del regno del caldo.
Veste prevalentemente in velluto color porpora ed oro, ama il viola melanzana che insieme ad il rosso sono le tonalità che usa di più, ha gli occhi verde bosco ed i capelli castani dal riflesso dorato.

Nessun uomo riesce a non desiderare di stare con lei, è come se tutti vogliano prendere un pezzetto di così tanta bellezza… Il problema è proprio quello: ”nessuno si chiede se ha il permesso di rubarle quel pezzettino di se stessa”…
Non si sanno i suoi natali, si narra che sua madre, spaventata dalla bellezza oggettiva della neonata, l’abbia abbandonata in una foresta di faggi, pianta sacra di Briseide, la regina delle amazzoni: fu lei stessa a trovarla, e profondamente intenerita da quella creatura quasi assiderata dal freddo decise di adottarla come sua sorella minore.
In molti pensano che sia discendente di Circe, oppure di Tecla una potentissima strega bianca, forse addirittura di Morgana, strega dedita anche alla magia nera, certo è che Tabata ha dimostrato di essere una maga dalla più tenera età… Quando Briseide la copriva con una copertina e lei si divertiva a farla volare con il pensiero ed a cambiarle colore….
Le sirene malignano che il padre fosse Efraim il padre di Briseide, per questo fu abbandonata sotto il faggio di quest’ultima… Con questa teoria si spiegherebbe la capacità di entrambe le regine di parlare con i morti, potere che solo loro in tutti i regni possiedono a parte Efraim padre di Briseide, guardiano insieme all’arcangelo Uriel del regno dei morti.
C’è chi sostiene invece sia figlia di uno dei due fratelli stregoni del regno dell’Est: Enoch e Diomiro, stregoni maledetti sia dal regno del caldo sia dal regno del freddo, perché dediti solo alla magia nera e legati sessualmente entrambi a Morgana loro sorellastra. Nessuno sa la verità dei suoi natali, nemmeno Briseide.
Quello che è certo è che Tabata alla tenera età di quattordici anni si allontanò dalla regina delle amazzoni per andare alla ricerca dei suoi genitori; tornò dopo vent’anni, durante i quali nessuno aveva più sue notizie, con tatuato sulla pelle il simbolo reale del suo regno, l’Autunno Soft Profondo, e con in braccio i suoi quattro figli…
Briseide ha sempre saputo che Tabata sarebbe ritornata da lei, l’amazzone guerriera sente ed avverte le cose prima di chiunque, legge nel pensiero, e parla con i morti. Per tale motivo non la volle mai cercare, perché sapeva che non voleva essere cercata… Il loro rapporto è basato sulla telepatia, a loro non serve parlare, sanno perfettamente cosa passa nella mente di una e dell’altra…
Il ritorno di Tabata creò molto scompiglio sia nel regno del caldo sia in quello del freddo perché non ritornò la ragazzina 14enne, dotata ma inesperta, in cerca dei genitori, era diventata una potentissima strega consapevole di ciò che è…
Tabata è una maga molto potente, la più potente in assoluto, in tutto il suo regno si pratica la magia e governa il popolo delle sibille.
È dotata di molti poteri, sa lanciare qualsiasi tipo di incantesimo, fare pozioni, coltivare ogni tipo di pianta medica, leggere le rune, le carte, le foglie del tè, parlare con gli animali ma il suo più grande dono è la chiaroveggenza.
Regna sulle sibille ed è una regina molto amata, le Autunno Soft Profondo sembrano innocue, aspetto dato dal loro lato soft che tende a sviare la loro essenza di guerriere formidabili.
Il loro simbolo è il nodo gordiano, e portano sempre con loro dei pugnali intrisi di veleno, contenuto anche nei ciondoli dei loro bracciali per usarlo in caso di attacchi. Sono le più imprevedibili del reame insieme alle sirene “mannare” ovvero l’Estate Soft Profonda perché da loro nessuno si aspetterebbe un carattere così risoluto e determinato.
Pensare che Tabata sia cattiva è un grande errore, Tabata non è cattiva, è semplicemente una persona da non sottovalutare, il suo aspetto femminile, morbido, accogliente può nascondere un carattere molto forte e per nulla sprovveduto. Capace di perdonare anche l’imperdonabile, il suo carattere molto riservato è di errata interpretazione. Se c’è una persona ricca di sfumature caratteriale e capace di provare le più forti emozioni di pietà e perdono questa è lei….
Ha quattro figli, Isotta, Berenice, Cheope e Teodorico, come non si sanno i suoi natali non si sa nemmeno il nome del padre dei suoi figli….
C’è chi sostiene siano figli di quattro uomini diversi, chi fossero i figli di Nord il marito di Raissa la regina dell' Inverno Profondo, suo precedente compagno per molti anni nel periodo in cui era scomparsa, c’è chi sostiene siano figli di due potenti stregoni con cui amava trattenersi carnalmente… Chi semplicemente pensa siano affari suoi, in Tabata tutto è avvolto in un alone di mistero che lei custodisce silenziosamente…
Nonostante Tabata sia una madre molto affettuosa, dedita alla crescita dei suoi pargoli, e difficilmente si esponga in preferenze fra i suoi figli, non è mai riuscita a contenere la sua profonda affinità per Isotta e Teodorico, rispettivamente la sua prima e il suo ultimo figlio, anch’essi Asp come lei…
Berenice e Cheope, figlie amate anch’esse, seppur forse in una maniera un filo meno empatica, hanno dei colori più netti rispetto la madre, colori più vividi, contrasti evidenti, sin da piccole erano delle cavallerizze provette ed era evidente agli occhi di tutti che fossero nate amazzoni… 


Proprio per questo, Briseide la prese con sé nel suo popolo facendo diventare Berenice una delle sue più forti guerriere e domatrice di cavalli mentre Cheope, avendo il potere della guarigione, è diventata il capo delle amazzoni sciamane guaritrici…
Ogni regno è un microcosmo perfetto ed ognuna ha le sue competenze.
Isotta invece è l’erede diretta di Tabata, nonché il capo delle sibille, ha ereditato dalla madre il potere della veggenza oltre la sua innata bellezza, ed il carattere forte ma apparentemente dolce come tutte le Asp. Teodorico è il capo degli stregoni, amante della magia nera e naturalmente portato verso qualsiasi tipo di rito magico viene sorvegliato dalla prudente madre… Tabata ha paura che Teodorico possa non riuscire a controllare le sue propensioni, lo vede portato ma troppo sensibile e fragile e spera che l’amore di una donna che lo potesse capire lo “salvi” da alcuni lati distruttivi del suo carattere…
Estremamente protettiva con lui, si comporta come se lo volesse proteggere da tutto e tutti, fra tutti i suoi quattro figli è l’unico con cui era eccessivamente ansiosa e cerca di isolarlo dal mondo esterno come se avesse timore che qualcuno possa svelarli qualcosa che non debba sapere… La stessa Briseide, che probabilmente leggeva i pensieri di Tabata, lo teneva d’occhio come un generale ed evitava che fosse oggetto di male lingue…
La madre prevedeva che Joy, la gemella regina dell' Estate Chiara l’avrebbe potuto amare come nessuna mai e la loro unione sarebbe stata la più solida nel regno…
Il dato di fatto è che ne Teodorico né Joy erano interessati a conoscersi, entrambi infatti sono innamorati di altre persone… Lui sbavava letteralmente per Tessa, Contessa, la regina delle Autunno Soft Chiaro, mentre Joy non era interessata all’amore in generale anzi mal sopportava il carattere ombroso dello stregone…
Teodorico infatti diceva alla madre:” la grande Tabata ha sbagliato una sua previsione…” Quest’ultima con fare distaccato rispondeva:” Sarà…. Ma io non sbaglio mai una previsione! Apollo mi ha dato il dono della veggenza e non me l’ha mai tolto…” Essa stessa nelle sue visioni vedeva che sarebbe stata la gemella Lulù a farli frequentare, perché innamorata di Filarco, l’inseparabile stregone amico di Teodorico… Ma anche questo era impossibile visto che stava sposando Leopoldo suo grande amore!
Tabata scelse di crescere i suoi figli da sola, senza un re, senza dargli un padre, nonostante avesse una fila interminabile di pretendenti, poiché era fortemente convinta che si sarebbe sposata solo per amore, non per bisogno, o per solitudine e che avrebbe insegnato ai suoi figli che si può vivere anche bastando solo a se stessi senza elemosinare l’amore di qualcuno. Lei è un grande esempio di donna indipendente e fiera…
La sua fama non è delle più esemplari, in passato sapeva scagliare potentissimi anatemi inattaccabili, era capace di fare incantesimi di pura magia nera, ma sapeva che quella rabbia che provava era frutto di una difesa che le scattava e non di pura voglia di fare del male. Lei non si sottometteva a niente e nessuno, potevano fare quello che volevano del suo corpo ma dopo si sarebbe rialzata più forte di prima perché come una fenice sarebbe risorta.
Era bravissima a difendersi, a vendicarsi dei torti subiti, a dare quel rispetto e quella dignità che le avevano tolto…
Mai disse cosa le era accaduto in quei vent’anni, come mai disse chi erano i suoi genitori, e mai disse chi fosse il padre dei suoi figli…
Una cosa è certa: con il passare degli anni non era più la strega capace di vendette e lanciatrice di anatemi, l’amore per i suoi figli le dava tutto l’affetto che per una vita stava cercando facendola diventare un essere migliore, una strega bianca con immensi poteri, e rifiutò per sempre ogni pratica di magia nera nel suo regno…
Va detto però che gode di un’ottima memoria, e non si scorda torti subiti o del male gratuito tanto facilmente… Questo non significa che come in passato si vendica, semplicemente è Tabata, creatura dotata di una memoria di elefante… Una potente sibilla capace di vedere l’animo di chiunque le passa accanto!
Il rapporto fra lei e le sirene è uno dei torti con cui si è vendicata in passato… E chi ne pagò le conseguenze fu Ursula stessa, il capo delle sirene mannare…

 *Le immagini utilizzate sono da considerarsi come meramente esplicative e sono utilizzate esclusivamente a scopo illustrativo e non lucrativo.

17 marzo 2020

Profumi Mia e Gaia Maternatura

Oggi vi presento l'uscita di due profumi per capelli in collaborazione con Maternatura!
Queste profumazioni descrivono due tipologie di donne diverse:
la donna Yin Mia
la donna Yang Gaia

Eccovi tutto il progetto che c'è dietro!

Premessa:
Nell’arco della storia c’è stato un alternarsi di stili, di costumi, di mentalità, di aspirazioni materiali, di aspirazioni in generale, di spinte identitarie e di conquiste sociali in cui la donna è stata oggetto di grande evoluzione attraverso la sua personale trasformazione che l’ha fatta mutare sia nei gusti e sia nel modo di sedurre.
La donna di oggi sceglie cosa essere; non è più oggetto di scelte altrui!


Ho preferito il profumo come modo di descrivere la donna perché indossarlo va oltre lo spruzzarsi un’essenza. Semmai è una scelta di relazione, di espansione ed espressione di sé.
Profumarsi è un atto comunicativo, è un vero autografo emotivo.
E’ un rito giornaliero che rappresenta la nostra firma con cui ci presentiamo per la prima volta alle persone che non sanno nulla di noi e devono scoprirlo nell’arco temporale di pochi secondi.




Mentre vestirsi e truccarsi è un atto rappresentativo legato alla memoria visiva che decade rapidamente, l’olfatto è un potente attivatore dell’istante che dura nel tempo, capace di dare informazioni sulla persona che si ha davanti senza l’uso delle parole.
L’olfatto evoca immagini, ricordi sia piacevoli che spiacevoli, scatenando emozioni!
Cos’è il profumo? È l’essenza di una sensazione provata.
L’olfatto è il re dell’istante, è il senso più primitivo, i ricordi che partono dal naso non svaniscono mai.

Gli odori, tra l’altro, non si scordano in tutta la vita come scrisse Primo Levi parlando di Auschwitz: “Tutti gli odori, gradevoli o no, sono straordinari suscitatori di memorie”.
Quando conosciamo per la prima volta qualcuno, nella prima impressione, entrano in gioco i sensi della distanza, ovvero la vista e l’udito, restano estranei quelli del contatto , gusto e tatto, mentre l’olfatto si trova al confine, tocca le emozioni lambendone sensazioni intuitive. 


Ho voluto creare l’associazione tra capelli e profumo perché i capelli compongono per un buon 60% il fascino di una persona e, se vengono legati al più ancestrale dei sensi - ovvero l’olfatto - si crea un potente mezzo di comunicazione a disposizione della donna.


Perché ho scelto queste due fragranze?
Per descrivere due tipologie di donne diverse che sono facce opposte della stessa medaglia ovvero: l’essere donna!
Il primo profumo si chiama Gaia ed esprime la parte Yang.
Si apre con una Testa floreale fruttata:
orchidea nera, ylang ylang, bergamotto e cocco.
Cuore speziato aromatico:
pepe rosa, chiodi di garofano, tartufo nero.
Fondo legnoso ambrato:
patchouly, sandalo, vetiver, legno di Cashmere ed ambra grigia



Questo profumo descrive una donna senza vie di mezzo, nulla di sé stessa è soffuso o sfumato, è provocatoria, decisa, intensa. Ci parla di una donna emancipata, indipendente,che sa quello che vuole e come ottenerlo ma che non rinuncia ad essere femminile.
Si sentono soprattutto le note del tartufo nero, il patchouly, il sandalo, il legno di Cashmere e l’ ambra grigia.

Lo Yang è la parte istintiva e selvaggia, seducente, ambiziosa, colma di
energia, imprevedibile e ingovernabile, è il fuoco, l’azione, l’essere l’origine della forza!
Il lato rock della femminilità, esprime la donna guerriera!


Che profumo indossa una simile guerriera?
Una donna del genere necessita di profumi potenti, nel senso di profumi
con note decise che indicano la determinazione dell’elemento Yang.
È una donna fatta di contrasti, tali contrasti deve emergere in tutta se
stessa e soprattutto nel suo profumo! Devono solo essere saputi dosare,
ma devono far parte di lei, del suo essere donna.  
Ho scelto note più corpose, più pungenti, più decise, proprio per
sottolineare un tipo di bellezza, sensuale, con carattere pungente con
quel retrogusto noure, più dark, più misterioso ma volitivo allo stesso
tempo! I suoi capelli sono avvolti da una nuvola di profumo che si apre con una misteriosa orchidea nera, unita agli esotici ylang ylang e cocco.


Piano piano esce il cuore speziato aromatico che descrive un profumo non banale. Un cuore composto da pepe rosa, chiodi di garofano e soprattutto da   tartufo   nero   che   dona   un   carattere   unico   ed   anticonvenzionale, addolcito dal fondo legnoso ambrato fatto di sandalo, legno di Cashmere ed ambra grigia.
È un profumo che deve creare un alone di malizia e sfrontatezza!



MIA=Yin
Il secondo profumo si chiama Mia ed esprime la parte Yin.
Le note di testa sono composte dal pompelmo che dona un lato frizzante.
Il cuore è fatto di Gelsomino, ananas, goji, rosa, mela.
Il fondo, che caratterizza questo profumo, è soprattutto composto da fava tonka e muschio.


Mia è un profumo in cui le note di testa ed il cuore sono molto marginali, mentre la fava tonka, che rappresenta il fondo del profumo, è dominante e descrive una donna sensuale, dolce molto femminile.
Questo profumo descrive l’archetipo della donna anni 50, ovvero il prototipo della femminilità. La donna un po’ bambola-bambina, quel mix di candore e spudoratezza che solo l’elemento Yin sa dare…

Essere Yin descrive le qualità sottili dell’essere umano come la bellezza,
l’armonia, l’amore, la sensibilità, la luminosità, la morbidezza, la dolcezza.
L’ideale della donna Yin è una donna dal viso incorniciato dai capelli, la
purezza neoclassica del profilo, i vestiti che mostrano le spalle nude
“degne di Tiziano”, su cui posa con negligenza una stola leggera che
illumina un viso dai tratti singolari e dolci.
Tutto in lei è candido ma sensuale, sanguigna ma dolce, ardente ma
pacata, e questo elemento esprime tutta la parte femminile in tutta la sua
interezza. Il   suo   fascino   naturale   ha   un   nonsoché   di   provocante:  saranno   la carnagione luminosa, una fisicità esuberante, un paio di occhi luminosi e un sorriso scintillante. È la donna in tutte le sue accezioni.



Che profumo indossa la donna Yin?
Nonostante   sia   un profumo   molto   ricco, molto   dolce,   il   patchouli   è presente nel profumo; dopo l’apertura frizzante del pompelmo, il cuore
dolce della fava tonka unito al gelsomino fa percepire quella nota terrosa
carnale che il patchouli esprime.
Questo profumo lascia una scia potente nei capelli, ricca, come una
carovana di spezie e frutta secca che attraversa il deserto, e tu, disperso
nel nulla, cerchi il filo d’Arianna o le briciole di Pollicino per ritornare a
casa da lei che ti aspetta con tutto il suo calore...


Sono profumi opposti e simili allo stesso tempo proprio perché vorrei mandare il messaggio che l’accettazione di sé stessi passa attraverso l’accettazione del nostri lati diversi.
Tutte noi siamo in cerca dell’autorealizzazione lavorativa, ma sotto sotto siamo anche alla ricerca della nostra sensualità che non vogliamo ripudiare… Ecco questi due profumi raccontano proprio le due diverse sfaccettature della nostra epoca!




Passiamo alla scelta del profumo. Le domande che dovrebbero farsi sono:
·      Cosa vuoi comunicare?
·      Cosa vuoi che emerga di te?
·      Qual è l’immagine che vuoi dare come biglietto da visita?
·      Quando ti presenti per la prima volta cosa si deve sentire per prima cosa?
Stabilito questo primo identikit, bisogna ricordarsi che il profumo è emozione ed anche gioco!
Bisogna anche giocare con la propria immagine.



Per tale motivo ho voluto scegliere due essenze a cui si può fare il Layering, ovvero la stratificazione.
Questi due profumi si possono mischiare\stratificare fra di loro mescolandosi e diventando molto avvolgenti… Sono profumi che si possono fondere, si compensano, proprio come l’yin e lo yang creando a sua volta un profumo unico…
E la nota che esce per prima dipende soltanto dalla persona…
Facendo il Layering, ovvero stratificandoli, si personalizzano.


Sono profumi molto persistenti, durano molte ore e possono essere usati anche come profumi tradizionali, non solo sui capelli!



Li ho scelti adatti per il layering proprio perché, come ho detto prima, l’accettazione di  stessi passa attraverso l’accettazione del nostri lati diversi; e lo yin e lo yang sono due facce diverse della stessa moneta!


Ricordatevi sempre che il profumo che indossiamo oltre a comunicare una parte di noi è la nostra firma, il nostro autografo emotivo.

Spero vi piacciano! un abbraccio, Giusy de Gori